lunedì 14 maggio 2007

finalmente un programma in tv

Piero Angela, grande divulgatore scientifico, ha una dote molto rara: la capacità di tradurre in un linguaggio molto semplice le cose più complesse e dove non si può, le trasforma in esempi che ne trasmettono i concetti essenziali.
Ma ha anche un’altra capacità. Quando parla di qualsiasi argomento è capace di mettersi nei panni di un potenziale ascoltatore utilizzando tempi e modi perfetti, così da entrare in una perfetta sintonia mentale.
Nell’ottimo documentario di sabato 12 maggio trasmesso da raitre (Ulisse-luce, colori e buio), ho notato che anche il figlio Alberto, è riuscito, credo per la prima volta, a trasformarsi da “lettore” modulato dalla punteggiatura, ad un buon trasmettitore di nozioni, sulla scia del padre.
Ho sempre pensato che a scuola fosse molto meglio avere un insegnante che sa poco, ma che sapesse trasmettere le nozioni, piuttosto che uno coltissimo, ma non in grado di attivare la stessa attenzione sugli argomenti trattati.
Immagino una scuola del futuro, dove ci si potrà permettere una persona in grado di fare da “interfaccia” tra il precettore e gli allievi, proprio per le sue doti comunicative.

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