domenica 27 maggio 2007

strisce gialle

Vorrei portare all’attenzione dei responsabili nelle pubbliche amministrazioni un particolare, forse sfuggito inavvertitamente, riguardante la viabilità:
L’automobile ha le ruote.
Lo scopo che induce all’acquisto di un mezzo di trasporto, è generalmente quello di potersi spostare verso un altro luogo.
Non si compra solo perché ingolositi dalla pubblicità delle case automobilistiche, o per sfoggiarla sotto casa, o per andare in vacanza, o per andare al supermercato con parcheggio.
Nelle maggioranze dei casi serve per andare in un altro luogo.
Ad esempio per lavoro (rappresentanti, artigiani, prestatori di servizi ecc.), per spostare oggetti voluminosi, per piccoli acquisti, per visitare parenti o amici, per spostare anziani o malati.
Considero quindi la creazione di parcheggi solo per residenti, delimitati con strisce gialle, una delle scelte più imbecilli generate negli ultimi anni.
Questa scelta parte dal presupposto che l’auto deve stare ferma e sottocasa.
Per contro, oltre ad essere in molte città un costo non indifferente, non c’è la certezza di trovare il posto. Senza contare i disagi di chi deve venire a trovarci: conoscenti, genitori, figli o anche semplicemente dei riparatori.
Anche se considero assurdo pagare per lasciare una macchina incustodita per strada, perché almeno non si trasformano tutte in strisce blu, cioè a disposizione di tutti, ma con la clausola che chi è residente in zona, non paga.
La delimitazione preventiva è troppo rigida e spesso ci si trova, in una città dove lo spostamento in auto è vita sociale e commercio vivo, con tanti posti liberi inutilizzabili perché i residenti sono al lavoro o in vacanza.

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