lunedì 7 maggio 2007

traffico creato

La causa delle lunghe code agli incroci con semaforo, sono attribuibili ad un uso errato dei tempi di scambio?
Partendo da un primo esame teorico s’intuisce che chi ha preso in consegna la responsabilità di questi incroci, ha deciso di prolungare i tempi che in passato erano dosati con una frequenza di circa 20” per parte, salvo piccole variazioni in più dal lato con poca percorrenza.
Ha pensato forse che prolungando il tempo fino a 40” e a volte sino a 50” o 60”, si sarebbe prodotto una percorribilità maggiore almeno nel periodo in cui ci si trova dal lato a segnaletica verde.
All’ apparenza e proprio solo in teoria sembra una scelta corretta.
Ma nella pratica si rivela decisamente sbagliata.
Forse ciò che appare giusto con la nostra logica, andrebbe poi verificato sul campo, poiché difficilmente si possono considerare tutti i parametri occorrenti.
Prima considerazione: le probabilità di trovare il semaforo verde, contrariamente a quello che psicologicamente si è indotti a pensare, sono le stesse, sia a pochi che a tanti secondi di alternanza.
Seconda considerazione: Se con 20” di rosso si considera, per esempio, una coda di 20 auto ferme nell’attesa del via, con 50” si può facilmente immaginare una coda di 50 auto. Ma la lunghezza di questa coda spesso va a prolungarsi fino all’incrocio precedente, creando un prevedibile ingorgo. Non sempre è facilmente possibile fermarsi per non intralciare l’incrocio, prevedendo di fermarsi nonostante il via libera, per favorire il defluire del traffico. E non sempre tutti hanno l’accortezza di farlo.
Terza considerazione: all’avvio del verde se delle 20 auto in coda ne riescono a passare 18, delle 50 ne riesce a passare molto meno delle 45 prevedibili matematicamente perché “l’elastico”, più ci si allontana dal semaforo, più si allunga.
Quarta considerazione: il fattore umano e psicologico. Con pochi secondi di attesa l’attenzione del guidatore è ancora concentrata sulla strada e sulla sua propensione a continuare il viaggio, ma col passare del tempo è umano cominciare a guardarsi in giro, fare o pensare alle nostre cose nell’abitacolo, ormai ……….
Non a caso spesso si sentono i clacson degli automobilisti più impazienti per dare la sveglia a chi li precede.
Per questa ragione i tempi e le code si allungano ancora di più.
Quinta considerazione: Per sapere quali sono gli incroci con tempi semaforici sbagliati, basterebbe andare dove stazionano mendicanti, storpi, pulitori di vetri o gli zingari.
Loro sanno bene dove si può sfruttare le pecche di amministratori poco accorti o incompetenti.
Sesta considerazione: questa è solo teoria, ma se qualche amministratore locale o qualche dirigente del comando dei vigili, volesse verificarla, basterebbe mettersi ad un incrocio con in mano i comandi manuali del semaforo e un cronometro per tarare, in base alla lunghezza della coda, la frequenza di cambio.

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