giovedì 28 febbraio 2008

LUSSURIA SEDUZIONE E TRADIMENTO di Ang Lee

Le prevenzioni e i dubbi sono latenti, dopo le opinioni contrastanti dei critici, ma l’ultima fatica di Ang Lee, non è da perdere. Attraversata la parte iniziale con scetticismo, si anima prima una curiosità, poi una tensione che solo un grande regista di mestiere e una solida sceneggiatura può restituire. Le debolezze umane, sia d’amore che sociali vengono allo scoperto. Così i tradimenti per sesso, per denaro o per paura. I “servi-traditori” al servizio degli occupanti, ora come sempre, fanno parte del paesaggio, purtroppo. L’ambientazione, la fotografia, le atmosfere dell’epoca sono ottimamente rappresentate. Proprio da questo film si deduce che scene di sesso anche esplicite, poiché fanno parte del contesto, scorrono pulite e limpide anche in un cinema di oratorio, dove ho avuto la fortuna di vederlo.
Ciò che capita di vedere in quest’opera, purtroppo, non è solo la rappresentazione di un passato, ma anche quella di un presente in varie parti del mondo. Anche se facciamo finta di non saperlo, siamo in guerra e molti popoli sono sotto occupazione: anche la nostra.
P.S. Purtroppo “lo spettacolo continua”!
L’essere andato al cinema non vuol dire che ho accettato supinamente “le invasioni barbariche” dell’Iraq da parte di alcuni paesi occidentali tra cui il nostro e non ne voglio essere complice.

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