domenica 30 marzo 2008

TUTTA LA VITA DAVANTI di Paolo Virzì

Finalmente un colpo di coda della cinematografia italiana che potrà entrare nella competizione del cinema intelligente, ormai appannaggio nell’Europa Occidentale di Spagna, Francia e Inghilterra.
Un “reality”, nel vero senso della parola. Questo è l’avvenire dei nostri figli negli anni a venire, in seguito ai grandi paroloni alla moda in questo momento: privatizzazione, mercato, crescita e concorrenza.
Per cosa? Ma! Non si sa. Ma che importa. Questo è il percorso ineluttabile. Credo solo per arricchire alcuni marpioni.
Il nostro tempo, lo passeremo a difenderci dalle truffe. Non solo quelle illegali dei malfattori, ma anche quelle legali. In questo film si analizza con fantasia, con professionalità e con maestria alcune di queste: il rimbecillimento e il condizionamento di chi lavora in un call center; la programmazione psicologica per raggirare l’acquirente “allocco”; lo sfruttamento a scopo di truffa della parte caritatevole del suo animo; il riuscire a piazzargli una cosa inutile e a costo triplicato.
Perché meravigliarsi! Con mia grande sorpresa, parecchi anni fa, una mia nipote mi disse orgogliosa di studiare all’università di Padova “psicologia delle vendite”. Rimasi sconcertato. A scuola si insegna come sprecare le risorse umane e del territorio, anziché come preservarle? E se devi insegnare come spingere un acquisto magari inutile, vuol dire che stai insegnando ufficialmente a mia nipote come metterlo nel c… alla popolazione.
In una situazione così radicata anche un sindacalista che intende portare protezione, non potrà che fare dei danni.
Un ringraziamento alla maturazione di Paolo Virzì che, se non è una meteora, ha dimostrato in questo film di potersi fregiare del titolo di regista. Non è facile montare, fotografare e far recitare così bene tutti gli attori, come in questa pellicola e fare un film divertente su un argomento drammatico.

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