domenica 20 novembre 2011

APPROCCIO AI MUTAMENTI CLIMATICI

L'aumento della temperatura media, il cambiamento climatico e le sue tragiche conseguenze, ormai sotto gli occhi di tutti, generano nell'uomo un atteggiamento, purtroppo, di tipo fideistico che ricorda l'atteggiamento in uso nei dibattiti sulle partite di calcio. Da una parte quelli convinti che si tratti di un fattore ciclico di cui è responsabile la natura, dall'altra coloro che pensano che sia causato dall'ingordigia dell'uomo per accumulare “crescita” a scapito del “progresso”.


Bloccati in questa disputa e non trovando un accordo operativo, si assiste inattivi all’avvicinarsi di una probabile catastrofe. A questo si aggiunge l’inconscia convinzione fideistica che il “creatore” ci può mettere, in certi momenti, a dura prova, ma alla fin fine non potrà certamente, essendo perfetto, provocare la fine dell’umanità.

In realtà, non ci si rende conto che, in rapporto all’universo, siamo praticamente dei microbi su un granello di polvere che gira intorno a una scintilla infuocata. Un universo tutt’altro che statico e foriero di immani catastrofi negli spazi siderali.

In ogni caso l’unica cosa sensata, a mio parere, sta nel parcheggiare la propria opinione sulle cause dell’aumento della temperatura del pianeta, ma occuparsi, nei limiti delle nostre possibilità, di limitare i danni coi mezzi scientifici più adeguati per prolungare al meglio la nostra sopravvivenza, poiché ovviamente il problema riguarda tutti, in qualsiasi modo la si pensi.